Evarella vince davanti al Tribunale del Riesame con memorie scritte di proprio pugno e l'aiuto di Dio – contro Carabinieri, Giudice e PM Una donna, cinque memorie – e un sistema che ha dovuto fare marcia indietro

Chi è con Dio è sempre in maggioranza

Il 31 marzo 2025 alle ore 10:30, si è tenuta davanti al Tribunale del Riesame di Palermo l’udienza sulla legittimità dell’arresto di Evarella. La base della difesa? Le sue memorie scritte di proprio pugno.

L’udienza è durata cinque minuti netti. Il difensore d’ufficio, nominato dal tribunale, è stato spodestato da Evarella già nel primo minuto.

Ha potuto pronunciare una sola frase: che non conosceva le memorie della sua assistita in spe. Subito dopo è stato completamente ignorato.

Il Presidente Dott.ssa Antonia Pappalardo si è rivolta esclusivamente ad Evarella – dichiarando che la decisione sarebbe stata presa sulla base esclusiva dei suoi atti difensivi.

Il Tribunale riconosce la forza di Evarella… a velocità supersonica

26 ore. È questo il tempo che il Tribunale ha impiegato per decidere un procedimento per cui avrebbe avuto dieci giorni.

Perché così in fretta? Probabilmente perché non c’era più nulla da obiettaree qualcuno ha voluto, in silenzio, esprimere rispetto.

Anche un altro dettaglio lo conferma: Per la prima volta in assoluto, il cognome tedesco di Evarella è stato scritto con la “Ö” corretta.

Chiunque abbia mai provato a digitare una “Ö” su una tastiera italiana sa bene che: non è una cosa che avviene per caso. Serve cercarla tra i caratteri speciali, cambiar tastiera o copiarla manualmente. È uno sforzo. E nessuno lo fa. Mai. Né nei verbali, né nei decreti, né nei documenti ufficiali. Ma questo tribunale, proprio in questo momento, lo ha fatto.

Un gesto piccolo, ma eloquente. Come uno sguardo silenzioso che dice:

Abbiamo capito che hai combattuto da sola.

Abbiamo visto che i tuoi atti erano ineccepibili.

Hai parlato con chiarezza e dignità – senza avvocato.

Ti abbiamo vista.

La “Ö” diventa così un codice di riconoscimento. Per qualcosa che non si può dire apertamente, ma che qualcuno ha voluto lasciare scritto – con cura.

Contenuto dell'ordinanza

  • La misura è stata dichiarata non giustificata.
  • Le memorie di Evarella sono state pienamente valutate e accolte.
  • La versione pubblica fornita dai Carabinieri è stata smentita.
  • Il tentativo di criminalizzarla è fallito.

Cosa significa, concretamente

  • La misura degli arresti domiciliari, imposta ad Evarella fino all’udienza di convalida, è stata riconosciuta retroattivamente come illegittima.
    → Non avrebbe mai dovuto essere applicata.
  • Anche le sei ore di privazione della libertà presso la caserma dei Carabinieri, durante le quali Evarella è stata trattenuta senza alcuna base giuridica, vengono ora di fatto confermate come illegittime.
Questo apre la strada a
  • Risarcimento danni
  • Danno morale (danno esistenziale e reputazionale)
  • Presentazione di denunce penali nei confronti di:
    - Guidice Alessandro Quattrocchi
    - Pubblici Ministeri Lorenza Turnaturi, Brigida Lo Curto, Manfredi Lanza
    - Maresciallo Marcello Migliozzi
    - Maresciallo Giuseppe Manna
    - Carabiniere Marta Racco
    - Appuntato Scelto Andrea Catalano
    - altri Carabinieri da identificare
    - quattro Vigili di Fuoco da identificare
    - Veterinari dell'ASP Palermo dott. Santino Barreca e collega da identificare
  • l'assessore di Bompietro Salvatore di Prima
E la parte migliore?

Nel momento in cui il tribunale ha inviato l'ordinanza via PEC,

qualcuno – con un semplice click su “Rispondi a tutti” – ha inoltrato per errore l’ordinanza anche a:

  • la Procura di Termini Imerese, e
  • al difensore d’ufficio Salvatore Di Liberti,

che Evarella aveva già formalmente rifiutato più volte. Un errore tecnico… con una carica simbolica notevole.

Una sconfitta comunicata in diretta PEC, involontariamente – ma in modo perfetto.

Mai la giustizia è stata così efficiente...